CURIOSITÀ

Curiosando tra le FOTO tornano in mente tanti bei RICORDI da raccontare...


"I RANGERS" era composto da Alessandro Bianchi (voce), Nicola Naldi (chitarra), Stefano Meini (tastiere), Marco Fagioli (basso) e Massimo Marchi (chitarra). Provavamo tutto il giorno e cercavamo di rifare Yesterday, Coniglietto, Amore nei ricordi e molti pezzi dei Pooh per i quali andavamo pazzi. Massimo è diventato un bravo chitarrista ed ha formato la Tribute Band "Viva Pooh", Marco è diventato un grande bassista, Stefano ha fondato la Parsifal Music Edizioni Musicali, l’unico che non ha continuato con la musica è Alessandro, oggi grande Maestro nellArte Fiorentina della Scagliola. 

"I POSTER” in concerto all’uscita dell’ultimo giorno di scuola e al veglione di fine anno allo storico ristorante di Firenze “Cancelli d’Oro”. Alle tastiere Massimiliano Panconi, al basso Marco Toffoletti, alla chitarra Nicola Naldi e alla batteria Roberto Alinari. Per noi furono i primi soldi guadagnati con la musica, eravamo contentissimi anche se scoprimmo che l'ultimo dell’anno l’impresario aveva guadagnato più di noi...

“I FABULA” gruppo formato da Nicola Naldi alla chitarra, Marco Fagioli al basso e Umberto Bartolini alla batteria, fu la prima occasione per scrivere canzoni e sentirle con l’arrangiamento completo. Oggi con il computer è una cosa normalissima, ma per noi fu un grande traguardo. Nel 1982 scrissi una canzone che intitolai “Piccola storia” , la registrammo in studio per inviarla ad un concorso bandito da Radio Fiesole e ci aggiudicammo il secondo posto. Al primo posto si classificò il gruppo di Marco Masini, che già  a quei tempi dimostrò di avere la stoffa per diventare un grande artista. 

“OLTRE IL CONCERTO" Dopo aver suonato come chitarrista in vari gruppi, una sera mi capitò di ascoltare al Piano Bar Oberon di Firenze, Paolo Vallesi che suonava e cantava con un pianoforte verticale, una batteria elettronica e un piccolo impianto con delay a nastro. Mi piacque talmente tanto che presi una decisione: "il Piano Bar doveva diventare il mio lavoro". Era il 1983, Iniziai subito a prendere lezioni private dal Maestro Walter Savelli e dopo solo due anni iniziai a fare serate. Nel 1991 grazie a Walter fui ingaggiato per lavorare nel Tour di Claudio Baglioni “Oltre il concerto” in qualità di tecnico e responsabile di tastiere e computer. Conoscere Claudio Baglioni fu un’emozione indescrivibile poiché era il mio idolo fin da adolescente. Iniziò subito una collaborazione con il Laboratorio Musicale Walter Savelli (L.M.W.S.) per trascrivere alcuni spartiti su computer per  il libro di Oltre e dopo un lungo periodo di prove con la band composta da Walter Savelli, Paolo Gianoglio, Beppe Gemelli, Maurizio Galli e le coriste Susanna Parigi e Antonella Pepe, esordimmo con la serata in diretta RAI del 3 luglio 1991 allo stadio Flaminio di Roma. Il tour partì a gennaio da Firenze con l’inserimento di due nuovi elementi, due grandissimi musicisti che ho avuto la fortuna di conoscere, Tony Levin e Gavin Harrison. Le date furono moltissime, in giro per tutta l’Italia, un’esperienza bellissima, ma la voglia di tornare a suonare era troppo forte e scelsi di non continuare nel successivo tour “Assieme - Sotto un cielo mago”.

"IL PIANO BAR” è stato per circa 25 anni la mia professione, ho lavorato in molti locali della Toscana e occasionalmente anche in qualche altra regione italiana. Principalmente ho lavorato da solo, ma ho anche avuto il piacere di collaborare con molti musicisti fiorentini suonando in duo o in trio e da ognuno di loro ho avuto l'opportunità di poter imparare qualcosa: Stefano Meini, Lorenzo Salvadori, Maurizio Tomberli, Filippo Martelli, Silvano Murgia, Francesco di Santo, Marco Muntoni, Valerio Nardi, Filippo Innocenti, Massimo Gori, Salvatore Messina, Massimo Marchi, Alessandro Cervo. Quando iniziai nel 1985 non esistevano le basi musicali, c’era la batteria elettronica con i patterns o modelli ritmici programmabili, che si facevano partire al momento giusto con un pedalino. In questo modo tutti i pianisti di piano bar si differenziavano fra loro per come eseguivano i brani e anche lo stesso pianista li eseguiva ogni sera in maniera diversa. In seguito nacquero i primi sequencer e iniziammo a farci delle basi con il basso e altri suoni per arricchire l’arrangiamento, ma ancora, per fortuna, tutti avevamo basi diverse, delle quali eravamo molto gelosi. La rovina del piano bar cominciò quando arrivarono i primi midifile in commercio, che per pochi spiccioli diedero la possibilità a chiunque di andare a cantare nei locali. Da quel momento in ogni locale c’era la stessa musica con le stesse basi, i pianisti non erano più pianisti, facevano finta e si offrivano a cifre sempre più basse rovinando la piazza. Detto questo ho spiegato il motivo che nel 2010 mi fece prendere la decisione di lasciare il piano bar e dedicarmi soltanto a scrivere canzoni...

UN INVITO GRADITO” ricevuto dal Maestro Maurizio Tomberli titolare del Laboratorio Musicale Walter Savelli a partecipare come ospite insieme con altri ex allievi al concerto dal titolo “Nel mondo dei sogni” del 23 aprile 2017 al Teatro Reims di Firenze. Un pomeriggio davvero indimenticabile, un’occasione per rivedere tanti amici, ascoltare le fantastiche esibizioni degli allievi e riprovare l’emozione di quel palco cantando tutti insieme "Let it be” alla fine del concerto accompagnati al pianoforte dal nostro grande Maestro Walter Savelli.